Itinerario Dolomiti Venezia
Dati itinerario Difficoltàmedia Lunghezza250 km Durata5 tappe
Dai rocciosi paesaggi delle Dolomiti a quelli pianeggianti della Laguna di Venezia, il panorama che si incontra durante questo suggestivo itinerario cambia dolcemente di giorno in giorno. 

Si parte da Cortina d’Ampezzo, la perla delle Dolomiti Patrimonio Unesco, lungo la pista ciclabile costruita su un’ex ferrovia, tra boschi e cime, in facile discesa passando per i borghi montani del Cadore.
Arrivati a Belluno, si riparte in direzione della Foresta del Cansiglio e del Lago di Santa Croce.
Oltrepassato il Passo del Fadalto si scende a Vittorio Veneto (Treviso) verso le dolci colline dove si produce il Prosecco DOCG.
Ripresa la ciclovia attrezzata con segnaletica I4, si visita Conegliano con il suo bel castello medievale, si attraversa il fiume Piave e si gira attorno al Montello fino a raggiungere Treviso, centro culturale con preziose meraviglie architettoniche. 
L’ultima tappa si sviluppa prima lungo la bella pista del fiume Sile e poi su strade poco trafficate fino a Mestre - Venezia.

Una settimana è il tempo consigliato per godersi le numerose bellezze naturali ed artistiche dei territori attraversati. Il percorso è senza salite significative. Attenzione al traffico in brevi tratti nei pressi delle città. Sono piacevoli le piste ciclabili sterrate nei boschi e lungo il fiume Sile. Da segnalare la varietà enogastronomica: si passa dai sapori alpini ai gusti mediterranei.

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Dati mappa ©2022 GeoBasis-DE/BKG (©2009), Google
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Questo itinerario offre un viaggio che spazia dai boschi di conifere tipici dei paesi nordici fino a quelli di leccio, diffusi in tutta l’area del Mediterraneo.

La partenza dell’itinerario è il Passo Cimabanche, naturale spartiacque tra le valli d’Ampezzo e Pusteria, e nel primo tratto segue il percorso della “Lunga via delle Dolomiti”, ricavato nel sedime della ex-ferrovia delle Dolomiti costruita durante la prima guerra mondiale e dismessa nel 1964. Le pendenze del percorso sono costanti e facilmente  affrontabili; il fondo è in parte sterrato e in parte asfaltato.

Nei pressi di Cortina d’Ampezzo la pista è frequentata anche da numerosi pedoni: si raccomanda pertanto prudenza. Lasciata alle spalle la celebre conca ampezzana, la pista ciclabile lambisce il torrente Boite verso sud, fino a San Vito di Cadore, dove la massiccia mole del monte Antelao fronteggia quella inconfondibile del monte Pelmo.

A Borca di  Cadore la pista si discosta ulteriormente dal torrente Boite che si perde all’interno della valle. I nuovi ponti ciclabili e le vecchie gallerie permettono di pedalare in sicurezza attraversando i pittoreschi paesi cadorini di Vodo, Venas, Valle e Tai.

A Pieve di Cadore conviene arrivare per tempo per prevedere una sosta di interesse artistico; oltre alla casa natale di Tiziano Vecellio, celebre pittore rinascimentale, il paese conserva un considerevole numero di edifici di interesse storico, un’area archeologica di origine romana, una notevole chiesa arcidiaconale e due musei: uno sulla storia della Magnifica Comunità del Cadore e uno originale sull’occhiale.

Si riprende la bici fino a Calalzo di Cadore. Terminata la visita si riprende la bici e senza far fatica si raggiunge il pittoresco paese di Calalzo di Cadore, adagiato sulle rive del lago del Centro Cadore.

Lunghezza: 48 Km|Difficoltá: facile|